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Una guida per scoprire i segreti del Palazzo del Comune di Pordenone
Conferenza stampa di presentazione della nuova guida sul Palazzo del Comune e sulla loggia redatta in modo esemplare da Angelo Crosato. Completa il progetto Porte aperte in Consiglio comunale grazie anche anche alla collaborazione con il consorzio Pordenone turismo ed il Rotary Club Pordenone.
È l'edificio simbolo della città. Sorge nella parte più antica del centro storico, in corso Vittorio Emanuele. Ma il palazzo del Municipio con l'antica Loggia del XIII secolo, cui il Comune di Pordenone ha dedicato una nuova guida, non è sempre stato così come lo vediamo oggi.
Angelo Crosato, storico e autore della pubblicazione, ci spiega che «la loggia era staccata dagli edifici retrostanti ed era composta dalla loggia aperta inferiore e da una grande sala per le adunanze superiore: era una sala per i ricevimenti delle autorità ma era anche destinata al granaio della città e deposito di armi.»
Il salone superiore, che nel Settecento fu adibito anche a teatro, era raggiungibile da una scala esterna di cui si intravedono ancora le tracce della gradinata e della porta d'accesso. Nel '500 la facciata si arricchisce di pinnacoli gotici e di un avancorpo su disegno di Pomponio Amalteo, allievo e genero del Pordenone.
«L'avancorpo - dice ancora Crosato - fu progettato dall'Amalteo alla metà del '500 con l'ingresso principale con il poggiolo per i proclami per i discorsi alla folla, l'orologio con lo zodiaco e più in alto un riquadro dove probabilmente c'era il leone della Serenissima, più in su la campana che scandisce le ore con due sculture, i mori bianchi che battono le ore.»
Sabato 22 ottobre dalle 10 alle 12 è possibile visitare il palazzo grazie all'iniziativa Porte aperte in Consiglio Comunale.
Angelo Crosato, storico e autore della pubblicazione, ci spiega che «la loggia era staccata dagli edifici retrostanti ed era composta dalla loggia aperta inferiore e da una grande sala per le adunanze superiore: era una sala per i ricevimenti delle autorità ma era anche destinata al granaio della città e deposito di armi.»
Il salone superiore, che nel Settecento fu adibito anche a teatro, era raggiungibile da una scala esterna di cui si intravedono ancora le tracce della gradinata e della porta d'accesso. Nel '500 la facciata si arricchisce di pinnacoli gotici e di un avancorpo su disegno di Pomponio Amalteo, allievo e genero del Pordenone.
«L'avancorpo - dice ancora Crosato - fu progettato dall'Amalteo alla metà del '500 con l'ingresso principale con il poggiolo per i proclami per i discorsi alla folla, l'orologio con lo zodiaco e più in alto un riquadro dove probabilmente c'era il leone della Serenissima, più in su la campana che scandisce le ore con due sculture, i mori bianchi che battono le ore.»
Sabato 22 ottobre dalle 10 alle 12 è possibile visitare il palazzo grazie all'iniziativa Porte aperte in Consiglio Comunale.